L' Arena (9 maggio 1997)
Il programma metteva a fuoco inizialmente il '600 strumentale italiano per passare poi con le Quattro Stagioni al momento del massimo fulgore tardo barocco.Il concerto proponeva dunque un taglio storico, offrendo bene illuminata una prospettiva, sia pure allargata che tanto nota non è, se è vero che autori come Marini o Merula sono molto rari nei programmi. (...)Occasione resa esemplare dall' approccio interpretativo dei SGM, ... una civiltà strumentale che ha trovato pienezza di colore, precisione di fraseggio, scioltezza nel dialogo delle parti. (....). Con Giuliano Carmignola, violino solista, la Gioiosa Marca ha offerto una rilettura delle Quattro Stagioni di straordinaria sostanza stilistica per la mobilità del fraseggio, l' articolazione dei piani dinamici, l' incisività e la continua oscillazione dei tempi. Sulla base di un colore strumentale corposo, ricco e pronto ad assumere le sfumature più diverse, l' esecuzione è risultata avvincente per la sua interna dinamica espressiva, giocata su tutti gli elementi del fraseggio e del suono: .....con effetto complessivo di superba lucentezza ed eloquenza...... Accoglienze trionfali......... (C. Galla)